Imbolc la festa della luce![]() La festa di Bridget è la celebrazione del ritorno della Fanciulla Primavera. Adesso l' Anziana attraversa la meravigliosa trasformazione nella bellissima Fanciulla dei fiori, signora della caccia. Imbolc, celebrato alle prime avvisaglie della Primavera è una festa duplice,è la promessa della fine dell'inverno e anche il riposo della Dea dopo aver dato alla luce il Dio a Yule. Altri nomi includono Oimealg secondo i Druidi, Imbolic per i Celti, Disting secondo i Teutonici, Lupercus nella Stregheria, Il giorno di Bridgit per i cristiani, Candlemas, Candelora, la festa delle luci, la festa della Vergine. Il nome Imbolc deriva dalla parola gaelica "oimelc" che significa " nel latte" perchè questo è il momento in cui gli animali da gregge danno alla luce o stanno per dare alla luce i cuccioli, i loro grembi sono gonfi e il latte della vita sta scorrendo ancora una volta. Questo periodo va considerato come l'inizio della Primavera, un momento in cui c'è la benedizione dei semi e la consacrazione degli strumenti da lavoro per la stagione di raccolto che verrà. Segna il punto centrale della metà oscura dell'anno in alcune tradizioni. E' la festa della Fanciulla, l'aspetto della Dea, perchè da questo giorno fino al 21 Marzo, è la sua stagione per prepararsi alla crescita e al nuovo. Il serpente di Brighid emerge dal ventre della Terra per sentire la temperatura dell'ambiente e in molti posti il primo Croco e la Margherita iniziano a nascere dalla terra ghiacciata. La Fanciulla è onorata come la Sposa, in questo Sabbat. Nelle antiche tradizioni pagane venivano fatte delle piccole bamboline di grano o dalle spighe e messe in dei cestini con un fondo di fiori. Le giovani donne portavano queste cose di porta in porta e venivano posti dei doni nei cestini sopracitati. Dopo la tradizionale festa, le donne più anziane facevano delle speciali bacchette per le bamboline da tenere tra le mani e poi venivano arse. Nella mattina venivano controllate le ceneri per verificare se le piccole bacchette avevano lasciato dei segni come buoni presagi. Imbolc è il momento adatto per fare della divinazione che riguardi le stagioni che verranno. Una bella tradizione cara a questo Sabbat è di mettere una candela accesa su ogni finestra alla vigilia di Imbolc, lasciandole bruciare fino all'alba. Questo è per salutare la rinascita del Sole. Imbolc può essere simbolicamente rappresentato con un piatto con della neve sopra, con i sempreverdi e/o candele. Potete mettere sull'altare anche un simbolo della ruota. Un altro simbolo tradizionale di Imbolc è l'aratro. In alcune zone, questo è il primo giorno di aratura per preparare il terreno al raccolto. Un aratro decorato viene portato di porta in porta, con dei bambini in costume che chiedono cibo, bibite o soldi. Se il vicino rifiuta, gli viene arato il giardino coltivato con i fiori. In altri luoghi, l'aratro è decorato e viene cosparso di whiskey o acquavite. Pezzi di formaggio e pane sono lasciati accanto all'aratro e vengono quindi offerti agli spiriti della natura. Imbolc è una festa della luce che sorge e della purificazione. E' associata alla Dea celtica Brighid e nel ciclo della Dea, è il momento in cui l'aspetto dell'anziana invernale, la Crona, viene trasformato in fanciulla ( La Dea Vergine ). Brighid ( chiamata anche Brigid, Brigit, Bridget ecc.) è la dea cletica del fuoco, dell'ispirazione, della creatività, fertilità e della guarigione. Era molto importante per i popoli irlandesi, talmente importante al punto che quando la chiesa cattolica divenne il culto dominante in quella zona, non potette essere demonizzata e fu canonizzata come Santa Brigida, la matrona delle arti e della guarigione. Anticamente le sacerdotesse di Brigit tenevano i fuochi accesi a Imbolc, così questa tradizione è stata mantenute dalle suore per molti secoli in onore della nuova santa. L'aspetto dolce e fanciullesco di Brigid la rendono la perfetta dea del focolare. Le case di molte persone infatti le sono dedicate ed esistono molte benedizioni in suo onore dedicate al focolare. Le ceneri e i tizzoni venivano spesso depositati sulle campagne in suo onore, invocando la sua fertilità e benedizione. Inoltre nelle case, quando c'era una festa veniva tenuto un posto a tavola per la Dea. ![]() Questo Sabbat inoltre onora la luna come fonte di fertilità per i mesi a venire. L'inverno ancora freddo si risveglia e inizia a sentire l'eccitazione della vita. E' il tempo per i cambiamenti fatti sotto la superficie delle cose. E' il tempo dell'anno per prendere un impegno o per disfarlo con la vostra crescita spirituale. E' tempo di guardare avanti con speranza e gioia per quello che sta per venire. Imbolc come rinnovamento della luce, ci ricorda l'importanza del nostro personale rinnovamento. Utilizziamolo da tradizione, per rinnovarci le idee e i progetti per i prossimi mesi. Dovrebbe essere il momento della revisione da Yule, la ricerca della nuova ispirazione e illuminazione, la celebrazione delle idee appena nate. E' un momento di autoconsacrazione, per questo molti pagani scelgono questo momento come iniziazione o riconferma delle proprie idee. E' anche l'attimo esatto per la purificazione personale e della casa. INVOCAZIONEA BRIGIT«Sono sotto lo scudo Della generosa Brigit ogni giorno; Sono sotto lo scudo della generosa Brigit ogni notte. Sono protetto Dalla Levatrice di Maria, Ogni alba e ogni tramonto, Ogni notte e ogni giorno. Brigit è la mia compagna, Brigit è l’ispiratrice delle mie canzoni, Brigit è la mia aiutante, è la migliore delle donne, la mia guida fra tutte le donne.» Antica preghiera di invocazione a Brigit delle Highland (regioni montuose) scozzesi la tradizione storica Imbolc La scelta del freddo e ghiacciato febbraio come inizio della primavera si spiega con le concezioni spirituali più profonde degli antichi Celti, per i quali ogni cosa iniziava nell’oscurità e veniva generata nei luoghi più intimi e nascosti, nel ventre profondo della Dèa. Lo spirito vitale della primavera si accende infatti in segreto mentre l’inverno, con il suo manto di freddo e di neve, ancora copre la terra. C’è un proverbio – “sotto la neve pane, sotto la pioggia fame” – che illustra molto bene lo stato di maternità della natura in questo periodo: i semi stanno per germogliare sottoterra, la pioggia a causa delle gelate potrebbe comprometterli o distruggerli, la coltre di neve invece funge proprio da coperta e protegge i piccini, che pian piano iniziano a nascere nel grembo di Madre Terra. Come nella terra, anche nello spirito umano germoglia la corrente vitale e la speranza e ci prepariamo per accogliere il risveglio della natura. Il ritorno della fertilità Imbolc è detta anche “festa del latte” poiché la celebrazione coincide con il primo fiorire del latte nelle mammelle delle pecore, circa un mese prima della stagione della nascita degli agnelli. Questo sottile segnale di ritorno della fertilità era il primo di una serie di eventi che annunciavano il rifiorire della vita sulla terra e, per la tribù, segnava l’urgenza di cominciare un nuovo ciclo di attività. Il nome Imbolc si fa derivare da “m(b)lig” (latte) e significa pressapoco “lattazione”. La festa era chiamata anche Oimec (Oimealg in forma moderna), termine che deriva dal celtico antico “Ouimelko” (latte della pecora). Questa è la festa più intima e raccolta dell’intero anno sacro: all’interno delle palizzate che circondano il “caer”, chiusi nelle capanne coperte di neve, raccolti intorno al fuoco caldo e crepitante, i Celti ascoltavano le storie del proprio clan, rendevano omaggio alla Dèa e si preparavano al risveglio del mondo. Brigit l’Altissima e Santa Brigida La Festività era di “lustrazione” (purificazione) ed era dedicata a Brigit, Dèa suprema il cui nome significa “Altissima”. Il suo nome deriva da “brig” (altezza), che appare spesso nella forma “brigâ” collegata a colline e montagne. in lingua piemontese Bric significa altura. La celtissima Brescia, l’antica Brixia, sorge proprio su un colle e sembra derivi da qui il proprio nome, mentre “brigh” (Scozia), “brí” (Irlanda) e “bree” (Isola di Man) significano Forza, Potere, Valore. La ritroviamo anche con i nomi Brighid, Bricta, Briga, Bride, in Britannia veniva chiamata Brigantia ed era Brigindu il suo nome invocato dai Galli orientali. Per una particolare combinazione di eventi, nel corso dei secoli le tradizioni pagana e cristiana si sono completamente fuse, trasformando la dea in una santa del calendario cristiano – Santa Brigida – senza oscurare i suoi tratti precristiani originari. La comunità religiosa irlandese fondata da alcune donne, nel V secolo d.C., a Kildare (da “Cill-Dara” = Eremitaggio delle Querce) divenne oggetto di una tale venerazione che Santa Brigida venne chiamata addirittura “la seconda Madre del Signore”. Nel calendario cristiano Imbolc coincide con la festa della Purificazione della Vergine (che precede la Candelora del 2 febbraio), anch’essa conserva i tratti dell’antico significato di lustrazione. ![]() Nella sua rappresentazione cristiana in Santa Brigida a Kildare, la Dèa ha un fuoco perpetuo che brucia in suo onore guardato a vista dalle monache, che proseguono in tal modo le funzioni religiose precristiane. Questo fuoco è fonte di ispirazione e corrente dispensatrice di vita: si manifesta prima nella terra, risvegliando le forze assopite nelle sue profondità, e dona Potere poetico, artigianale e guaritore sulla materia essendo ispiratore dei poeti, Musa Universale, forse anche lo stesso “Awen” (Ispirazione Divina) invocato nella tradizione bardica gallese. Brigit ispira i bardi ma è anche patrona della fucina e presiede alla fabbricazione delle armi, erborista e purificatrice. Il suo fuoco divino suggella la fertilità tra la terra e il sole. La luce delle candele e dei fuochi che si accendevano a Imbolc era anche un incoraggiamento magico rivolto al sole e simbolo del ritorno a una luce più abbondante e bella. I simboli della Dèa ![]() ![]() In Irlanda, il talismano che garantisce la protezione di Brigit era la “cros-Bríde” (la croce di Brigit), che può essere costruita con una varietà di materiali e potrebbe prendere diverse forme. La più nota è quella che riproduce le quattro braccia dell’Ulster con il cerchio, simbolo del ciclo perpetuo delle stagioni e dell’eterno ritorno della luce e del sole; le quattro braccia riflettono anche le quattro “stagioni” dell’anno celtico. Altro talismano importante era il “brat Bríde” (il mantello di Brigit): era una striscia di stoffa che si lasciava esposta alla finestra nella notte della festa, perché assorbisse il potere della dea. Il mantello di Brigit veniva utilizzato come protezione oppure impiegato in rituali di guarigione, e la sua potenza poteva rinnovarsi di anno in anno. Come fare la Croce di BrigidTratto da http://www.earthwitchery.com/makeacross.html Metodo 1 Materiali: ![]() Immergere la paglia in un recipiente di acqua fredda per mezz’ora, quindi avvolgerle in un panno o asciugama no per altri 15 minuti, prima di cominciare. Iniziare dal centro, posizionando due stringhe a formare un segno di croce o di ‘più’, facendo passare la stringa orizzontale sopra quella verticale. Piegare la metà superiore della stringa verticale, unendola con la metà inferiore (Fig.1). Girare l’intreccio di 90° in senso antiorario e ripiegare la metà superiore della stringa che ora è verticale (Fig.2) Girare nuovamente l’intreccio di 90° in senso antiorario. Aggiungere una stringa posizionandola alla destra della stringa verticale e sotto quella orizzontale, come da Fig.3. Ripiegare la stringa aggiunta, girare l’intreccio e aggiungere la quarta e ultima stringa allo stesso modo. Continuare ad aggiungere le stringhe, facendo attenzione a non farle sovrapporre a quelle del giro precedente. Costruire l’intreccio procedendo verso l’esterno, con le stringhe a fianco una all’altra. Inizialmente potreste incontrare difficoltà nel tenere insieme e alla giusta inclinazione i bracci della croce, ma noterete che diventerà più semplice man mano che l’intreccio diventa più corposo. Ricordatevi di stare attenti agli spazi tra le stringhe e coprirli riposizionando e stringendo le stringhe se necessario. Quando tutte le 28 stringhe saranno state incorporate, legare ogni braccio a circa 10 cm dal centro. Tagliare e pareggiare i capi delle stringhe che fuoriescono. ![]() Materiali:9 stringhe di paglia senza spiga, lunghe e di diametro largo Immergere la paglia in un recipiente di acqua fredda per mezz’ora, quindi avvolgerle in un panno o asciugamano per altri 15 minuti, prima di cominciare Annodare le nove stringhe ai capi e posizionarle in modo che i capi siano 3 a destra e 2 in ogni altra direzione (Fig.1) Ripiegare la prima stringa delle tre sotto le altre due (Fig.2) Farla ripassare sopra il nodo in modo che si trovi di fianco alle due dell’angolo del centro dell’intreccio. (Fig.3) La Fig. 4 mostra la croce una volta completata. |
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